San Marco.

Sabato.

San Marco. 

Gli abitanti del quartiere di San Marco, il sabato iniziano la loro giornata lenti. Alla mattina, camminando per le via del quartiere, puoi sentire profumo di caffè e pane tostato, magari con burro e marmellata (il mio preferito!). Puoi vedere i padroni che portano a spasso le proprie bestioline; come quel signore che parla con il suo cagnolino bianco dicendogli: "Ehi! Vai piano e non tirare troppo che ho male alla gamba...",

Più le ore passano, più puoi sentire il rumore delle aspirapolveri in funzione. Si sa, il sabato è un momento di rilassamento da fine della settimana, ma è anche quel periodo di tempo da dedicare alla casa. 

La dedizione e la cura del proprio spazio intimo. Mi immagino un signore che impugna il Folletto, mentre la sua signora legge un libro seduta comodamente sul loro divano damascato sorseggiando un te caldo. Che bello il sabato!



Più ci si avvicina all'orario di pranzo, più si possono sentire i profumi dei barbecue in funzione. Basta passeggiare per le vie e allungare lo sguardo nei cortili delle case in stile Liberty. Gli uomini indossano la loro tuta del sabato e si accingono a fare le bronse per chi cucina nel caminetto oppure a riscaldare le piastre in attesa della carne succulenta. 

Di sabato,le persone preferiscono andare a piedi e i motori delle macchine lasciano la strada in mano a pedoni silenziosi. 

Qualche ritardatario si accinge a comprare il pane in panificio, ma forse non è l'unico a essere in ritardo, anche perché la fila davanti alla porta del negozio è bella lunga. Alle volte puoi vedere qualcuno che rompe la fila perché è stanco di aspettare e allora con due, tre passi in più decide di andare dal fruttivendolo e se ne esce con una verza, quattro mandaranci, una zucca e delle patate; perfette per la vellutata della domenica sera (non tutte insieme, altrimenti ne viene fuori la torta di Rachel durante il Thanksgiving Day in Friends).



Questo però non è un sabato normale nel quartiere di San Marco, perché c'è una grossa novità (per citare Dalla). Passeggiando tra le varie casette si notano due ragazzi indaffarati che salgono e scendono da una sedia messa in cortile per appendere un grosso fiocco rosa. Uno si toglie le scarpe per appenderlo sulla pensilina delle scale e l'altro tiene ferma la sedia per non farlo cadere. 

Deve essere ben saldo e allora si dilettano a fare i nodi tra i più disparati, perché una volta che le due donne di casa arriveranno al loro nido...tutto dovrà essere perfetto. 

Un bel fiocco rosa in questo autunno di foglie arancioni, gialle e rosse è quel tocco di colore che rende questo sabato speciale nel quartiere di San Marco.

Commenti

  1. Che meravigliosa delicatezza questo racconto che accarezza la mente del lettore.

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  2. "Mi sto accorgendo che son giunto dentro casa
    Con la mia cassa ancora con il nastro rosa
    E non vorrei aver sbagliato la mia spesa
    O la mia sposa"
    Quel nastro rosa , che cambia i colori alle cose e i cuori alle persone

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