Fare come Penelope: scucire la tela, ma della prostituzione nigeriana



Una donna e il suo corpo. Una donna e il suo bambino. Una donna e la povertà. Un trio vincente per quella che viene chiamata prostituzione. Qualcosa che sembra così lontano dall'Occidente, ma che riguarda l'Europa in primo piano. Molte sono le donne che vivono questa esperienza, soprattutto giovani donne africane. Io ora voglio parlare della donne nigeriane. 
Ho incontrato tempo fa Isoke, un'amica che mi ha introdotto a questa realtà che pare lontana, ma invece si trova proprio sotto i nostri occhi. Dalle ricerche, emerge il fatto che le donne trasferite in Italia sono 50-70 mila proveniente dall'est europeo e il 40% sono minorenni. Le donne di origine africana raggiungono il 50%, ma non avendo i documenti è difficile definire un dato certo. 

Queste ragazze vengono persuase a lasciare il proprio paese, la proprio famiglia per andare in Europa a cercare un lavoro, dicendo loro che il lavoro si trova, ma quello che non viene specificato è il tipo di impiego che andranno a svolgere. 
E quindi la famiglia paga il viaggio per dare la possibilità alle figlie di rifarsi una vita e di mandare del denaro in Africa. E ricadono nella fossa della prostituzione. Si trovano così a dover pagare un debito di 40-50 mila euro per il contratto stipulato con chi le ha portate in Europa e poi un affitto con tutte le spese relative. 

Ragazza che si prostituisce in strada
 Una giornalista di Al Jazeera nel programma di "People and Power" con la regia di Orlando von Einsiedel, ha condotto un'inchiesta sul traffico della prostituzione in Africa e di preciso a Benin City, una città della Nigeria. Nella ricerca sono stati intervistati tutti i nodi da tessere per arrivare alla grande tela della mafia nigeriana. Le ragazze all'inizio la vedono come un'opportunità di emigrare in Europa. Si parla di Francia, Spagna, Italia e Belgio. 

Si parte da alcune testimonianze di donne che hanno vissuto quest'esperienza,  per poi arrivare a chi organizza questi commerci di donne attraverso l'utilizzo di telecamere nascoste, non tralasciando l'aspetto delle gravidanze e della vendita dei neonati, fino a trattare del lavoro degli stregoni che compiono diversi riti per proteggere le ragazze prima del lungo viaggio. (Il video è in lingua originale:l'inglese).


Una lettura che spiega dettagliatamente la prostituzione delle ragazze nigeriane in Italia è "500 storie vere. Sulla tratta delle ragazze africane in Italia" di Isoke Aikpitanyi con la presentazione di Susanna Camusso e uno scritto di Roberto Saviano.

La copertina del libro

Il libro porta delle realtà vissute dalle ragazze africane nello stato a forma di stivale in forma di racconto, ma conduce anche una ricerca sottoponendo 500 nigeriane a un questionario di 27 domande, attraversando diverse regioni italiane. 
Credete che ci sono storie originarie da luoghi a pochi chilometri dalle nostre città.
Sotto i nostri occhi, accadono vicende che attraversano l' indifferenza di molti e creano una situazione di impotenza disarmante. 

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