Che fine farà il Centro culturale Mesa?
Circa 10 giorni fa, i volontari del centro culturale Mesa, sono venuti a conoscenza di un regolamento, predisposto dal Comune di Montecchio Maggiore, riguardo l’insediamento di circoli privati, sale
conferenze e convegni e centri culturali. In questo regolamento viene
valutato necessario regolamentare la materia alloscopo di evitare il non rispetto delle più normali regole di accessibilità alle persone
diversamente abili, di reperimento di adeguati spazi a parcheggio, di
igiene e di sicurezza, il tutto nell’interesse dei cittadini, anche
fruitori dei servizi stessi, nel pieno rispetto della libertà di
insediamento di qualsiasi attività nel territorio, al fine di garantire
una uguaglianza di trattamento e condizioni dignitose per tutti, che
sono alla base di tutte quelle iniziative finalizzate a garantire
l’integrazione, la libertà culturale e la qualità di vita dei
cittadini.
Il motivo per il quale, questa sera alle 19.15 al Comune di Montecchio Maggiore, i volontari e quentanti del circolo manifesteranno, riguarda la non conformità degli immobili alle caratteristiche edilizie di igiene e di
sicurezza, e altri spazi per il parcheggio,
onde evitare che si rilevi una massiccia presenza di autovetture negli
spazi pubblici situazioni di disagio e pericolo per
la circolazione stradale.
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Il logo di E-20, il Centro culturale di Montecchio Maggiore |
La normativa. La presente proposta di modifica, che ha per oggetto i luoghi
di ritrovo il cui affollamento, sia uguale o superiore alle 60 persone, prevede:
- che i locali adibiti a circoli privati, sale conferenze e/o convegni e
centri culturali, allo scopo di garantire adeguata prevenzione incendi,
sono tenuti al rispetto della normativa di cui al DM 19.08.1996 e s.e
m. i.;
- che per garantire la sicurezza dell’accesso e dell’utilizzo dei locali
sia ai frequentatori che agli operatori, è necessario soddisfare
requisiti di sorvegliabilità esterna ed interna;
- che per garantire l’accesso anche alle persone diversamente abili è
necessario soddisfare il requisito di accessibilità previsto dalla L.
13/89 e dal DM 236/89 e s.m.i ;
-che i locali in oggetto devono essere dotati di idonei spazi destinati a
servizi igienici, avere un’adeguata altezza interna utile e presentare
caratteristiche illuminotecniche analoghe a quelle dei locali ad uso
direzionale aperti al pubblico;
-che l’apertura od il trasferimento di circoli privati, sale conferenze
e/o convegni e centri culturali potrà avvenire entro l’ambito del centro
abitato soltanto reperendo idonei spazi a parcheggio effettivo come
avviene già per le attività aventi similari flussi di affluenza da parte
degli utilizzatori.”
Il centro E-20 e le attività. Per prima cosa è utile ribadire che i circoli sono Arci.
L’Arci è una associazione culturale a carattere nazionale, che ha
ottenuto il riconoscimento di Associazione di Promozione Sociale dal
Ministero degli Affari Sociali.
Non è a scopo di lucro e i suoi valori
riguardano la solidarietà, la difesa dei diritti, la cittadinanza
attiva, la giustizia sociale, il superamento di ogni solitudine forzata,
ma soprattutto lo sviluppo di educazione alla pace. Conta su un milione
e centomila soci suddivisi in cinquemila e cinquecento Circoli sul territorio
nazionale.
Le iniziative riguardano i più svariati campi: dal cinema alla musica,
dalla letteratura e la poesia alle arti figurative, dai momenti
aggregativi più ludici a quelli più impegnati, dalla gestione di spazi
ricreativi all’educazione permanente.”
E nel rispetto di queste linee tematiche Mesa ed E20 si muovono in
direzione di questi scopi. Entrando nello specifico alla Mesa svolgiamo
una serie di iniziative che propongono concerti musicali, presentazioni
di libri, rappresentazioni teatrali, esibizioni di corpi di ballo,
mostre fotografiche-pittoriche con uno o due eventi che si finalizzano
nei fine settimana durante tutto l’anno. In tal maniera la Mesa appoggia
gli artisti locali e i giovani emergerti che trovano nell’arte un modo
per esprimersi e per comunicare col mondo esterno il proprio pensiero e
la propria creatività.
Ma non solo. La Mesa collabora con le associazioni e le cooperative
presenti nel territorio per eventi di solidarietà e aiuto sociale. Tra
queste ricordiamo ad esempio: Piano infinito Calimero non esiste,
A.N.P.I, Lavoratori in corso.
Tra le ultime esterne al circolo
ricordiamo la Notte Rosa, un evento svolto tra il 13 e il 15 settembre
con lo scopo di sensibilizzare il pubblico circa le problematiche
femminili nella società dei giorni nostri.
Inoltre la Mesa si occupa di creare alternative “monetarie” in
questo periodo di forte crisi economica, organizzando mercatini del
baratto al proprio interno e facendosi promotrice per il periodo
natalizio di un grande mercato del baratto che si svolgerà in piazza
Fraccon a Montecchio.
Da ciò e nato da pochi mesi all’interno del circolo Mesa uno sportello
Adl Cobas per dare supporto ai lavoratori e agli immigrati in
difficoltà, fornendo servizi spesso gratuiti o pagati con contributi
atti a non gravare sulle tasche di chi già non lavora.
Se ciò non bastasse a dare un’idea della Mesa, ricordiamo inoltre che
la Mesa utilizza e usufruisce di una cucina grazie alla quale si
organizzano spesso cene per raccolta fondi verso iniziative di carattere
benefico e che i prodotti utilizzati vengono acquistati direttamente
dal Gasp di Montecchio Maggiore. Il Gasp (Gruppo
acquisto solidale produttori) è nato alcuni mesi fa per iniziativa
del Piano Infinito Cooperativa Sociale, della Cooperativa Sociale 81 e
Altre Associazioni, e si propone di offrire al propri soci la
possibilità di acquistare ortaggi e frutta di qualità provenienti dal
nostro territorio fornendo così prodotti biologici che abbattono i costi
di trasporto e della catena produttiva.
Quindi un'iniziativa del genere, perché non sostenerla?
I volontari del circolo invitano a partecipare questa sera alle 19.15 davanti al Comune di Montecchio Maggiore, per mostrare la propria indignazione e volontà di mantenere quello che negli anni è stato costruito.
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